mercoledì 30 novembre 2011

Perché il fumo provoca il cancro?

Lo sanno tutti: il fumo provoca il cancro. É scritto ormai su ogni pacchetto di sigarette ed anche i bambini sono a conoscenza di quanto faccia male.
Ma qual'é il meccanismo che innesca il tumore? Come mai molte persone fumatrici vanno incontro a molti problemi di salute mentre altre, pur fumando, raggiungono ragguardevoli età?
Partiamo dall'inizio...

La cellula è l'unità funzionale di un organismo vivente, ovvero quel mattone dotato di una vita propria (si nutre, si accresce e si riproduce autonomamente) che organizzata in tessuti, organi ed apparati, crea il nostro corpo umano.
Noi siamo semplicemente un insieme di cellule.
Affinché una cellula possa svolgere le sue attività fisiologiche, ha bisogno di alcune istruzioni da seguire. Queste istruzioni sono contenute nel nucleo di ogni cellula che custodisce al suo interno il genoma, ovvero l'insieme dei cromosomi. Ogni cromosoma è costituito da moltissimi geni, ed ogni gene è costituito da qualche centinaio di basi azotate. In pratica, se il dna venisse rappresentato come una scala, le basi azotate sarebbero i "pioli". Un centinaio di pioli rappresenterebbero un gene.
Ogni gene ha una funzione ben precisa: alcuni si dedicano alla produzione di proteine strutturali, altri regolano il metabolismo. In particolare esistono alcuni geni che dicono ad una cellula quando deve crescere, quando deve replicarsi e quando deve fermarsi.
E qui arriviamo al punto.
Questi geni non sono esenti da errori. In alcuni casi possono danneggiarsi e diventano incapaci di bloccare la replicazione, permettendo alla cellulla di moltiplicarsi a dismisura in maniera frettolosa. E come ben sappiamo, la gatta frettolosa fa i figli ciechi, ovvero cellule danneggiate e dannose per il resto dell'organismo, che sottraggono nutrienti alle altre cellule buone senza dare nessun apporto positivo (anzi!) all'organismo.
Stiamo parlando del cancro.
Questi errori possono essere provocati da errori intrinseci alla cellula (errori di trascrizione del genoma), da fattori ambientali come l'ossigeno (con il suo potere ossidante danneggerebbe il dna), le radiazioni elettromagnetiche (cellulari? Radiografie? Etc) o il fumo.
Ad essere sinceri il fumo potrebbe essere incluso anche nelle radiazioni elettromagnetiche. La combustione del tabacco, infatti, libera sotto forma di fumo migliaia di sostanze.
Tra di queste vi é la nicotina, che innalza la pressione arteriosa e crea dipendenza, vi sono sostanze irritanti, vi è il monossido di carbonio (CO) che si sostiuisce all'ossigeno nel sito dell'emoglobina contenuta nel sangue limitando il trasporto di ossigeno al resto del corpo, e vi sono anche sostanze radioattive come il polonio210, che emettono radiazioni.
Le radiazioni sono come proiettili impazziti, che colpiscono le molecole danneggiandole. Spesso i danni che creano sono reparabili, ma quando il fumo respirato è molto, i danni superano le capacità di riparazione delle cellule. Alle volte succede che il danno è minimo, ma colpisce molecole fondamentali, come quelle costituenti i geni adibiti alla riparazione molecolare, o all'inibizione della replicazione. Ed ecco i guai.
In pratica il fumo aumenta di molto la possibilità di sviluppare un tumore, evento che colpisce già un 20% della popolazione non fumante per via di altri fattori, ma che porta la percentuale molto più in alto nel caso di un fumatore.
In pratica ad ogni sigaretta fumata è accertato che creiamo dei danni al nostro organismo.
Da questo punto di vista, ogni boccata è una scommessa. Potremmo essere fortunati: i danni provocati da ogni singola sigaretta fumata nella nostra vita potrebbero essere sempre reparabili, ma statisticamente questo non accade spesso.
Un vincitore della lotteria c'é sempre e fa notizia, ma i migliaia di perdenti paganti non hanno la stessa celebrità.
Ecco perché fumare fa male.

1 commento:

  1. noi fumatori diciamo che non vogliamo sapere quello che però sappiamo. o non vogliamo non fare quello che dobbiamo. avevo intenzione di smettere. dopo aver letto questo articolo sono tanti giorni che non fumo. sarò la volta buona?

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