martedì 30 settembre 2014

Colesterolo


  
Cos'é e a cosa serve il colesterolo? Quando risulta dannoso? Come interpretare le analisi? Cosa sono le LDL e le HDL? Come agiscono i farmaci ipocolesterolemizzanti (statine, resine, riso rosso, Omega 3/6)?

    Il colesterolo è un lipide di origine animale della classe degli steroli che, a differenza di cio' che si crede comunemente, a temperatura ambiente si presenta solido, sabbioso, e non fluido come farebbe comunemente pensare un normale grasso. L'etimologia del nome, infatti, già indica un suo luogo di accumulo (chole = bile) e il suo stato fisico (stereos = solido).



  











     La sua funzione all'interno dell'organismo è quella di conferire rigidità alle membrane cellulari, diminuendone l'eccessiva fluidità, di essere un precursore di ormoni (es testosterone) e vitamine (es vitamina D) e di comporre in parte la bile. Per questi motivi il colesterolo è solo in piccola parte assorbito con l'alimentazione, mentre è in gran parte prodotto dal fegato.

   Quindi il colesterolo, che è popolarmente sinonimo di un fattore negativo, in realtà è un componente vitale per il nostro organismo. E' l'eccesso di tale sostanza ad essere dannoso.
 
    La biosintesi del colesterolo è attivata dai suoi stessi bassi livelli ematici, da abbondanza energetica  (es. un pasto abbondante) e da stimoli ormonali come quelli provenienti dall'insulina. Viceversa, la sua biosintesi è inibita da livelli ematici elevati di colesterolo e dalla presenza di glucagone.

    Il processo di costruzione del colesterolo parte da 3 molecole di Acetil-Coa che reagiscono producendo il Mevalonato. Un enzima fondamentale per questo passaggio è l'HMG-CoA Reduttasi, bersaglio di molti farmaci come le Statine ed il Riso Rosso Fermentato. Queste sostanze, così come il glucagone, stimolano la proteolisi (distruzione) dell'enzima, inibendo così la biosintesi del lipide. 
   Il colesterolo neo-sintetizzato nel fegato verrà in parte utilizzato nella bile sotto forma di colesterolo biliare (praticamente immodificato) o come precursore degli acidi biliari, ed in parte verrà esportato in altre zone del corpo, o come sostegno alle membrane cellulari o come materiale precursore di ormoni e vitamine (es. precursore del testoterone prodotto dalle gonadi).
   Affinché il colesterolo possa essere esportato, esso viene compattato all'interno delle ApoLipoProteine. Ogni LipoProteina è costituita da una ApoLipoProteina che viene esposta sulla loro superficie costituita da una sfera di fosfolipidi ripiena di triacilgliceroli e colesterolo esterificato. Esse, in pratica, svolgono il ruolo di “taxi” dei lipidi, trasportandoli dall' intestino al fegato, e da qui alle altre zone del corpo.
   Esistono numerosi tipi di LipoProteine, ognuna con un compito specifico e caratterizzata da uno o piu' tipi di ApoLipoProteina esposta sulla loro superficie. I Chilomicroni, ad esempio, trasportano i lipidi ed il colesterolo assunto con la dieta dall'intestino ai tessuti e infine al fegato.
    Le VLDL [Very Low Density Lipoprotein] sono invece lipoproteine prodotte dal fegato per esportare il colesterolo in eccesso portato dai chilomicroni ancora carichi di grassi (sono il risultato di una dieta non corretta e troppo ricca di lipidi) nuovamente ai tessuti, depositandolo spesso nelle arterie.
      Un eccesso dei valori di colesterolo puo' portare a diverse patologie, tra le quali l'aterosclerosi (formazioni di placche aterosclerotiche che impediscono il flusso sanguigno e irrigidiscono le pareti vasali con aumento di rischio di rottura) ed i calcoli biliari (il colesterolo precipita sotto forma di sassolini gialli all'interno della colecisti).
    Una volta che le VLDL hanno lasciato ai tessuti parte del loro contenuto in colesterolo, esse assumono il nome di LDL [Low Density Lipoprotein] caratterizzate dalla ApoLipoProteina ApoB-100. Questa proteina è riconosciuta da uno speciale recettore che permette l'ingresso delle LDL nelle cellule, che a loro volta degraderanno il loro contenuto internalizzandolo in gocce lipidiche. La loro presenza massiccia, quindi, è sintomo di uno squilibrio del quantitativo di colesterolo in circolo nel nostro organismo. Le LDL rimaste si dirigono nuovamente verso il fegato, cercando di liberarsi del colesterolo, ma in realtà lo riversano nuovamente nelle VLDL, ed il colesterolo "cattivo" continua ad essere depositato in cellule e arterie.
  Il nostro organismo, pero', ha sviluppato con l'evoluzione una strategia diversa per difenderci dall'eccesso di colesterolo. Il fegato, infatti, è in grado di produrre una diversa classe di ApoLipoProteine, dette HDL [High Density Lipoprotein] che prendono parte al trasporto inverso del colesterolo. Le HDL sono da immaginarsi come il sacco di uno spazzino che, una volta immesse dal fegato in circolo, raccolgono il colesterolo in eccesso sia delle VLDL sia dai tessuti.

  Quindi, dopo aver fatto delle analisi del sangue, il medico valuterà il rapporto tra colesterolo "cattivo" (LDL) e colesterolo "buono"(HDL). I soggetti così fortunati da avere una elevata produzione di HDL gioiscano, perché difficilmente patiranno patologie legate al metabolismo del colesterolo.
  I livelli di HDL, pero', risentono anch'essi delle abitudini del soggetto. Fumo e caffé, ad esempio, riducono i livelli di HDL disponibili nel sangue, aumentando il fattore di rischio. Differentemente, l'assunzione nelle giuste proporzioni di Acidi grassi Omega-3 ed Omega-6, produce un incremento delle HDL.
  Il colesterolo portato nuovamente al fegato viene poi eliminato attraverso la bile, che, riversata nell'intestino, in parte riassorbe il colesterolo ed in gran parte lo elimina con le feci.
  Esistono farmaci costituiti da resine edibili (es. ezetimibe) che stimolano la produzione di bile contenente il colesterolo e ne impediscono il riassorbimento una volta riversata nell'intestino. Queste resine sono usate come unica terapia, oppure associate ad inibitori della HMG-reduttasi (es. statine).

  In conclusione è da evidenziare come il colesterolo sia importante per la nostra salute e mantenerlo nei limiti fisiologici è fondamentale per una sana e lunga vita. I limiti sono variabili in base alla genetica di ogni soggetto, influenzati dai valori relativi a LDL ed HDL. Una alimentazione sana e povera (ma non priva) di grassi è sufficiente per mantenere i valori entro i limiti. Farmaci ed integratori ipocolesterolemizzanti sono da usarsi solo quando una dieta equilibrata non dovesse bastare a garantire dei livelli ematici accettabili di colesterolo.



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